Il Piano Strategico Nazionale si inserisce in un contesto in cui l’Europa e l’Italia sono chiamate ad affrontare nuove sfide, dall’aumento dei consumi energetici, la dipendenza per l’accesso alle materie prime ad un nuovo panorama della finanza di sostegno allo sviluppo sostenibile per effetto della riprogrammazione dei fondi comunitari del Green Deal 2025-2029 della neo-costituita Commissione Europea.
I pilastri del Piano Strategico
Le risorse mobilitate nel Piano Strategico Nazionale ammontano ad oltre 170 miliardi di euro nel triennio, di cui già nel corrente esercizio destinati alle attività di business:
- 9 miliardi a sostegno dello sviluppo infrastrutturale
- 11 miliardi a beneficio della Pubblica Amministrazione attraverso attività di finanziamento e gestione di risorse pubbliche
- 52 miliardi per le imprese, che verranno implementate con risorse aggiuntive stanziate dalla SIMEST Spa, del Gruppo CdP, con un effetto catalizzatore di leva finanziaria, per il sostegno alla crescita
- Oltre 4 miliardi destinati ad un programma di investimenti nel settore dell’equity
- Oltre 1 miliardo per investimenti a sostegno del settore turistico e di rigenerazione urbana.
Le priorità previste dal Piano Strategico sono:
- Competitività: obiettivo è rafforzare l’ecosistema di imprese, infrastrutture e amministrazioni, favorendone l’accesso alla finanza, la crescita dimensionale e i processi di innovazione;
- Coesione sociale e territoriale: obiettivo è lo sviluppo dei territori e delle infrastrutture in particolare delle aree meno avvantaggiate;
- Sicurezza economica e autonomia strategica: obiettivo è ridurre i fattori alla base delle dipendenze dall’estero sviluppando un ecosistema imprenditoriale basato sulle nuove tecnologie;
- Just transition (transizione giusta): obiettivo è la promozione delle misure di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico e lo sviluppo delle infrastrutture per la transizione energetica, la trasformazione digitale e l’economia circolare;
- Ampliamento ed integrazione delle competenze: obiettivo è mettere in grado le risorse umane occupate e da occupare attraverso percorsi formativi e di up-skilling, per essere competitive nel mercato del lavoro, mercato in grande evoluzione per effetto del cambio di paradigma dovuto agli investimenti in digitalizzazione, innovazione tecnologica ed efficientamento energetico.
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