Consulmarc Sviluppo ha definito un accordo con un Fondo Tematico per integrare il fabbisogno finanziario mancante per la realizzazione dei progetti di investimento nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica.
Attraverso un meccanismo di “BLENDED FINANCE” (finanziamento misto) Consulmarc Sviluppo utilizza la FINANZA STRAORDINARIA da soggetti Terzi non bancari (FTT), finalizzata a quei processi di investimento di impatto che non rientrano nella gestione ordinaria dell’Impresa o della Pubblica Amministrazione.
Per “BLENDED FINANCE” si intende l’adozione di un SISTEMA INTEGRATO DI FINANZIAMENTI MULTI-FONDO E MULTI-LIVELLO finalizzato a definire e stabilire dettagliatamente il fabbisogno aggiuntivo dei finanziamenti necessari all’Azienda o Pubblica Amministrazione per realizzare gli investimenti del proprio Piano di Transizione Ecologica (Piano Industriale/Master-Plan).
FONDO TEMATICO: OBIETTIVI
Lo scopo del nuovo strumento finanziario fondo è quello di sostenere progetti finalizzati al perseguimento degli obiettivi ambientali dell’Unione Europea in coerenza con il Piano di Transizione Energetica e Trasformazione Digitale che riguardano la ristrutturazione e la riqualificazione immobiliare compresa la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’economia circolare, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, la protezione acque e risorse marine e la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Consulmarc Sviluppo è forte di oltre 30 anni di esperienza maturata al servizio di enti ed imprese, nel sostenere attraverso meccanismi di “blended finance” (finanziamento misto) progetti di investimento con fondi europei e strumenti di finanza agevolata e straordinaria non bancaria.
Il suo team di lavoro vanta grande esperienza nel project design e fund raising, soprattutto in coerenza con le politiche legate alla finanza sostenibile, in allineamento ai criteri ESG che misurano l’impatto ambientale, il rispetto dei valori sociali e gli aspetti di buona gestione. Dispone inoltre di elevate competenze connesse al principio DNSH (Do No Significant Harm), il quale prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
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