Energia dai rifiuti, il report Utilitalia e Ispra

Rapporto Utilitalia-Ispra 2023: Energia dai Rifiuti e Sfide Ambientali in Italia. 188 impianti hanno prodotto energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 2,6 milioni di famiglie.

Rapporto Utilitalia-Ispra 2023: Energia da Rifiuti e Sfide Ambientali in Italia. 188 impianti hanno prodotto energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 2,6 milioni di famiglie.

Nel 2022, il recupero dei rifiuti nel nostro Paese ha prodotto circa 7 milioni di MWh di energia, un quantitativo in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 2,6 milioni di nuclei familiari. È quanto emerge dall’apposito rapporto realizzato da Utilitalia e Ispra e presentato nel corso della giornata di oggi, 21 dicembre, a Roma.

73 impianti di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani (53 al nord, 9 al centro e 11 al sud) che hanno trattato 4,5 milioni di tonnellate di rifiuti;
79 impianti di trattamento dei fanghi di depurazione (39 al nord, 3 al centro e 37 al sud);
36 impianti di incenerimento (25 al nord, 5 al centro e 6 al sud), che hanno trattato 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti.

Resta eccessivo il ricorso alle discariche

Il report evidenzia come l’Italia continui a ricorrere in maniera eccessiva allo smaltimento in discarica: ci attestiamo attualmente al 18 per cento, mentre le direttive europee impongono di scendere sotto al 10 per cento entro il 2035. Il nostro Paese, dunque, ha urgentemente bisogno di nuovi impianti, anche perché il 100 per cento dell’energia prodotta dagli impianti di digestione anaerobica e il 51 per cento di quella prodotta dagli inceneritori è rinnovabile, cosa che contribuisce a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas serra.

“Questo rapporto evidenzia come la gestione dei rifiuti sia da un lato un tema di economia circolare e, dall’altro lato, un elemento importante della transizione energetica. Quello relativo agli impianti non è solo un problema quantitativo, ma soprattutto di distribuzione geografica: senza di essi non si chiude il ciclo dei rifiuti e non si potranno raggiungere i target UE”, spiega Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia.

I dati dell’Ispra su rifiuti urbani e raccolta differenziata

I dati del Rapporto Rifiuti dell’Ispra, presentato in concomitanza, “evidenziano una percentuale di riciclaggio degli urbani pari al 49,2 per cento e un riciclaggio totale dei rifiuti di imballaggio del 71,5 per cento”, aggiunge il presidente dell’istituto, Stefano Laporta. Come già rimarcato, “lo smaltimento in discarica è però ancora al 18 per cento; quindi, dovranno essere fatti ulteriori sforzi per garantire l’adeguata chiusura del ciclo di gestione”.

L’analisi dell’Ispra mostra un calo nella produzione nazionale di rifiuti urbani (che nel 2022 si è aggirata sui 29,1 milioni di tonnellate) e un aumento della raccolta differenziata (che si attesta al 65,2 per cento della produzione totale). Le percentuali più alte si registrano in Veneto (con il 76,2 per cento) e in Sardegna (75,9 per cento). Supera per la prima volta la soglia del 50 per cento la regione Sicilia.

Fonte: Canale Energia 

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