Mismatch: difficoltà di incontro nel mercato del lavoro

Mismatch: domanda e offerta non si incontrano

Mismatch

Mismatch nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro

Consulmarc Sviluppo affianca le aziende nel processo di valutazione e valorizzazione del capitale umano, con particolare attenzione alle nuove competenze in ambito di transizione digitale e ecologica.

Dopo la ripresa post pandemica, il mercato del lavoro registra sempre più fenomeni contradditori che sottolineano la difficoltà di incontro fra la domanda delle imprese e l’offerta della popolazione in età lavorativa: da un lato il crescente disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro (mismatch), unito ad un elevato tasso di posti di lavoro vacanti e alla carenza di manodopera; dall’altro un rimescolamento del mercato del lavoro, dovuto ad una maggiore mobilità fra i posti di lavoro (turnover), incluso l’aumento delle dimissioni volontarie e dei nuovi occupati. Paradossalmente risultano evidenti situazioni importanti di inattività e disoccupazione e un numero elevato di posti di lavoro scoperti.

Mismatch: motivazioni

Prendendo in considerazione il fenomeno del mismatch le motivazioni sono imputabili a cause differenti: la distanza tra le qualifiche richieste e le qualifiche possedute dai lavoratori (skill gap), ma anche situazioni in cui, pur essendo individuate, le competenze non incontrano il mercato a causa di salari troppo bassi, condizioni di lavoro non idonee, contratti precari o forme di lavoro sommerse.

Questa situazione comporta ovviamente costi derivanti dalla perdita di produttività ma anche dall’aumento della spesa pubblica in servizi e altri ammortizzatori.

Mismatch: cause

Le cause di questa situazione sono imputabili a:

  • distanza del sistema di istruzione e formazione professionale rispetto alla nuova domanda di competenze e profili professionali più qualificati
  • invecchiamento della popolazione e dinamiche dei flussi migratori
  • introduzione di nuove tecnologie digitali

Mismatch: i dati

Nel 2022 le assunzioni di difficile reperimento hanno riguardato circa il 40% del totale delle assunzioni, principalmente per posizioni qualificate nelle attività commerciali e di servizio, gli operai specializzati e le professioni tecniche.

Nei primi mesi del 2023 si è registrato un aumento del disallineamento fra domanda e offerta di lavoro, generalizzato a tutte le regioni italiane.

Le prospettive per il periodo 2022-2026 indicano un accentuarsi di questo fenomeno, soprattutto per alcuni settori quali edilizia, trasporti-logistica e sociosanitario; sono previste difficoltà di reperimento per profili altamente specializzati. Altro elemento chiave deriva dall’introduzione di nuove tecnologie sul lavoro, che comporta la necessità di competenze digitali.

Diventa quindi sempre più importante per le aziende mettere in atto delle strategie per promuovere la formazione (anche interna), la mobilitazione e la conservazione delle risorse umane.

Contattaci per un approfondimento:


Rimani aggiornato, iscriviti alla nostra Newsletter per Categoria

Seleziona Categoria (o più di una):

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Condividi ora!

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Stampa
Area Aziende
Area lavoratori
Storico articoli
Categorie
Ricerca figure Professionali
Bandi