L’obiettivo del Piano Transizione 5.0 è quello di aggiornare in chiave green il piano per la Transizione 4.0, finora focalizzato sulla trasformazione digitale delle imprese.
L’industria 5.0 integra l’attuale approccio “Industria 4.0” mettendo specificamente la ricerca e l’innovazione al servizio della transizione verso un’industria europea sostenibile, incentrata sull’uomo e resiliente.
È ancora in corso il negoziato con la Commissione europea per l’approvazione del Piano RepowerEU che integra il PNRR.
Il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che gestisce i fondi del Piano Transizione 5.0 previsti all’interno delle misure PNRR/REPOWEREU ha annunciato risorse complessive per oltre 7,8 miliardi di cui 4 miliardi per il Piano Transizione 5.0; 1,5 miliardi per crediti di imposta per produzione di energia da fonti rinnovabili; 2 miliardi per contratti di sviluppo e misure per la sostenibilità ambientale; 320 milioni per la nuova legge Sabatini green.
Piano transizione 5.0
Nel piano europeo, l’approccio all’industria 5.0 contribuisce a tre delle priorità della Commissione:
- Un’economia che lavora per le persone
- Green Deal europeo
- L’Europa si adatta all’era digitale
Consulmarc Sviluppo: assistenza nel concept design dei progetti e nella predisposizione delle domande di accesso ai finanziamenti
Consulmarc Sviluppo è forte di oltre 30 anni di esperienza maturata al servizio di enti ed imprese, nel sostenere finanziariamente progetti di investimento con fondi europei e strumenti di finanza agevolata e straordinaria.
Consulmarc Sviluppo mira a sostenere, con servizi integrati, la realizzazione di progetti di investimento, con particolare focus nel settore della transizione verde e digitale 5.0: efficienza energetica, riqualificazione urbana. L’assistenza riguarda le fasi di progettazione (Project Design), finanziamento (Fund Raising) e presentazione delle istanze (arrangement finanziari).
Il suo team di lavoro vanta grande esperienza nel montaggio di architetture finanziarie anche attraverso la costituzione di SPV (special purpose vehicle), soprattutto in coerenza con le politiche legate alla finanza sostenibile, in allineamento ai criteri ESG che misurano l’impatto ambientale, il rispetto dei valori sociali e gli aspetti di buona gestione. Dispone inoltre di elevate competenze connesse al principio DNSH (Do No Significant Harm), il quale prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
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FONTE: MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
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