Green Transition Fund e Digital Transition Fund, 550 milioni di euro in Venture Capital per sostenere interventi nei settori della transizione digitale ed ecologica, argomenti di assoluta rilevanza sia nell’ambito della normativa comunitaria che per quanto concerne gli ambiti applicativi delle misure del PNRR.
Destinatarie dei fondi sono startup e piccole e medie imprese italiane dal dna green e digitale e dalle elevate potenzialità di crescita e sviluppo, naturalmente qualora sia rispettato il principio DNSH (Do No Significant Harm), che prevede che gli interventi previsti non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
In particolare, i progetti possono essere presentati:
- nel caso di investimenti diretti, da start-up e PMI operanti rispettivamente nei settori della transizione ecologica e digitale, incluse quelle nate da spin-off di grandi imprese. Inoltre, possono presentare progetti imprese holding che, cumulativamente:
- abbiano sede legale in uno Stato diverso dall’Italia e controllino una delle suddette start-up o PMI;
- svolgano il proprio business o abbiano programmi di sviluppo in Italia. In questo caso, le risorse investite dovranno essere impiegate in Italia e la relativa proprietà intellettuale sviluppata in Italia non potrà uscire dal territorio nazionale;
- nel caso di investimenti indiretti, da fondi di venture capital e/o di venture debt, che nella propria politica di investimento prevedono anche l’investimento nelle imprese di cui al punto precedente;
I due fondi, gestiti da CDP Venture Capital SGR per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono ricompresi nell’ambito degli interventi PNRR “Supporto di startup e venture capital attivi nella transizione ecologica” e “Finanziamento di startup”.
Al primo fondo, Green transition fund, sono stati assegnati 250 milioni di euro. Al secondo invece, denominato Digital transition fund, sono stati assegnati 300 milioni di euro.
I processi di investimento sostenuti dai “Digital e Green Transition Fund“
I filoni di interventi dei fondi di venture capital Digital e Green Transition Fund, esattamente come indicato dai nomi sono transizione ecologica e digitale. I fondi intendono sostenere i processi di transizione con l’impegno di risorse PNRR e attivando capitali privati con competenze specifiche, in tutte le fasi di sviluppo di un’impresa.
Le tipologie di progetti finanziati, per quanto concerne la transizione verde, sono quelli che prevedono il raggiungimento di importanti traguardi tramite il ricorso a:
- energie rinnovabili
- mobilità sostenibile
- efficienza energetica
- economia circolare
Per quanto concerne la transizione digitale, invece, i progetti dovranno interessare gli ambiti come:
- intelligenza Artificiale
- industria 4.0
- cybersicurezza
- fintech e blockchain
In linea con gli obiettivi di superamento dei divari territoriali, il 40% delle risorse investibili dei fondi saranno riservate agli investimenti (diretti e indiretti) in operazioni da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), oppure che riguardino imprese target che abbiano sede operativa ubicata nelle predette Regioni, compatibilmente con le caratteristiche e il numero dei progetti che perverranno.
Consulmarc Sviluppo: assistenza nel project design dei progetti
Consulmarc Sviluppo è forte di oltre 30 anni di esperienza maturata al servizio di enti ed imprese, nel sostenere finanziariamente progetti di investimento con fondi europei e strumenti di finanza agevolata e straordinaria.
Il suo team di lavoro vanta grande esperienza nel project design e fund raising, soprattutto in coerenza con le politiche legate alla finanza sostenibile, in allineamento ai criteri ESG che misurano l’impatto ambientale e l’evoluzione digitale, il rispetto dei valori sociali e gli aspetti di buona gestione. Dispone inoltre di elevate competenze connesse al principio DNSH (Do No Significant Harm), il quale prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
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FONTE: Invitalia