Fotovoltaico obbligatorio. La Strategia dell’UE per l’energia solare è parte integrante del piano REPowerEU, ed è finalizzata a mettere in rete oltre 320 GW di solare fotovoltaico entro il 2025 (più del doppio rispetto al 2020) e quasi 600 GW entro il 2030. Tale capacità supplementare consentirà di evitare il consumo di 9 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno entro il 2027.
La strategia europea per l’energia solare: le quattro iniziative e il fotovoltaico obbligatorio
Per poter beneficiare rapidamente dei vantaggi derivanti dall’energia solare, la strategia dell’UE per l’energia solare è installare nell’UE, circa 45 GW l’anno di capacità di produzione di energia a partire dal solare fotovoltaico e propone quattro iniziative:
- La promozione della diffusione rapida e capillare del fotovoltaico attraverso l’iniziativa europea per i tetti solari;
- Lo snellimento delle procedure autorizzative;
- Garantire la disponibilità di un’abbondante forza lavoro qualificata per affrontare la sfida della produzione e della diffusione dell’energia solare;
- Il varo di un’alleanza dell’UE per l’industria solare del fotovoltaico che agevoli lo sviluppo, trainato dall’innovazione, di una catena del valore resiliente dell’industria solare nell’UE, in particolare nella produzione del fotovoltaico.
Fotovoltaico obbligatorio: per chi ed entro quando
Ad oggi i tetti ospitano la maggior parte degli impianti solari, ma resta ancora un enorme potenziale inutilizzato. L’iniziativa europea per i tetti solari mira a sbloccare il grande potenziale sottoutilizzato di produzione di energia solare sui tetti al fine di rendere l’energia più pulita, sicura e accessibile dal punto di vista economico.
L’iniziativa europea per i tetti solari intende:
- aumentare fino al 45 % la quota di rinnovabili da raggiungere entro il 2030;
- limitare la durata dell’iter autorizzativo per gli impianti solari sui tetti, compresi quelli di grandi dimensioni, a un massimo di 3 mesi;
- adottare disposizioni per garantire che tutti i nuovi edifici siano “pronti per il solare”;
- fotovoltaico obbligatorio: rendere obbligatoria l’installazione di impianti solari sui tetti per:
- tutti i nuovi edifici pubblici e commerciali con superficie utile superiore a 250 m2 entro il 2026;
- tutti gli edifici pubblici e commerciali esistenti con superficie utile superiore a 250 m2 entro il 2027;
- tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2029.
- accertarsi che la normativa dell’UE sia pienamente attuata in tutti gli Stati membri, consentendo ai consumatori che vivono nei condomini di esercitare efficacemente il loro diritto all’autoconsumo collettivo senza affrontare costi indebiti.
Finanziare la diffusione dell’energia solare
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha già stanziato almeno 19 miliardi di EUR per accelerare la diffusione delle Rinnovabili. A questo sforzo contribuiranno anche altri strumenti di finanza addizionale: i fondi della politica di coesione, InvestEU, il Fondo per l’innovazione, il Fondo per la modernizzazione, Horizon Europa e il programma LIFE.
L’obiettivo del dispositivo per la ripresa e la resilienza è attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia di coronavirus e rendere le economie e le società europee più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e di quella digitale.
Consulmarc Sviluppo: assistenza nel project design dei progetti di efficienza energetica
Consulmarc Sviluppo è forte di oltre 30 anni di esperienza maturata al servizio di enti ed imprese, nel sostenere finanziariamente progetti di investimento con fondi europei e strumenti di finanza agevolata e straordinaria.
Il suo team di lavoro vanta grande esperienza nel project design e fund raising, soprattutto in coerenza con le politiche legate alla finanza sostenibile, in allineamento ai criteri ESG che misurano l’impatto ambientale, il rispetto dei valori sociali e gli aspetti di buona gestione. Dispone inoltre di elevate competenze connesse al principio DNSH (Do Not Significant Harm), il quale prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente.
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