Decreto liquidità: 400 miliardi per favorire l’accesso al credito

Decreto liquidità

Per far fronte alle difficoltà che le imprese si trovano ad affrontare a causa dello shutdown, il governo ha messo in campo due riforme atte a supportarle nel processo di reperimento di liquidità. Queste riforme sono il DL nr. 18/2020 detto “Cura Italia” e il successivo DL 23/2020 detto “Decreto Liquidità”, approvato dalla Commissione Europea il 14 Aprile scorso,  che mira a potenziare ed integrare il precedente  attivando risorse per un importo indicativo di 400 miliardi di euro, circa il 20% del pil nazionale.

Le normative puntano a supportare le aziende prorogando i termini per il versamento delle imposte dovute alla pubblica amministrazione e agevolando, tramite garanzie pubbliche e l’attivazione di procedure semplificate,  l’erogazione di credito a favore delle imprese,  come riportato in seguito:

Le novità introdotte con il Decreto Liquidità

Fino al 31 dicembre 2020, la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI sarà automatica e gratuita e raggiungerà livelli del:

  • 100% per prestiti fino a 25 mila euro, senza alcuna valutazione del merito di credito da parte del Fondo;
  • 100% (90% dallo Stato e 10% dai Confidi) per i prestiti fino a 800mila euro, senza valutazione di merito;
  • 90% nei casi restanti con tetto a 5 milioni di importo garantito e senza valutazione di merito.

Inoltre possono beneficiare della garanzia diretta anche operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, purché il nuovo finanziamento preveda l’erogazione di credito aggiuntivo di almeno il 10% dell’importo del debito residuo. Per operazioni di investimento immobiliare nei settori turistico-alberghiero e delle attività immobiliari, con durata minima di 10 anni e di importo superiore a 500.000 euro, la garanzia del Fondo può essere cumulata con altre forme di garanzia acquisite sui finanziamenti;

Il livello delle garanzie per le imprese medie e grandi sarà compreso tra il 70% e il 90% e sarà gestito da SACE, del gruppo CDP, nello specifico:

  • Le imprese con meno di 5.000 dipendenti e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro possono ottenere una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto;
  • La copertura scende all’80% per imprese con più di 5.000 dipendenti ed un fatturato compreso tra 1,5 e 5 miliardi e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi;

Le garanzie saranno concesse su finanziamenti fino a 6 anni, di cui 2 di preammortamento, per importi massimi che dovranno essere inferiori al doppio della spesa salariale del 2019 o, in alternativa, al 25% dell’ultimo fatturato.

Queste misure, che si sostanziano in una serie di procedure tese a sostenere l’erogazione di credito, possono essere quindi affiancate a tutte le agevolazioni messe in campo a supporto degli investimenti, trasformandosi da uno strumento di salvataggio ad uno stimolo ed un supporto all’evoluzione aziendale.

Consulmarc Sviluppo supporta le imprese nei loro processi di crescita ed innovazione, offrendo loro competenza e professionalità nell’identificazione della migliore soluzione per raggiungere gli obbiettivi di sviluppo preposti. Attraverso un’attenta analisi del progetto aziendale e la condivisione di un piano strutturato di sostenibilità finanziaria, Consulmarc Sviluppo identifica gli strumenti di finanza agevolata e straordinaria o in altri programmi europei, nazionali e regionali e affianca il cliente nelle pratiche di accesso al finanziamento.

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