La “Tequila” è stata inserita nel regolamento della Commissione Europea (110/2008) che fissa le regole relative alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura nonché alla protezione delle “Indicazioni Geografiche” (IG) delle bevande spiritose.
Nel 2016 il “Consejo Regulador del Tequila” ha presentato domanda di registrazione della denominazione «Tequila» fra le “Indicazioni Geografiche” nell’allegato 3° del suddetto regolamento. Lo scorso febbraio la voce “Tequila” è stata aggiunta nella categoria “altre bevande spiritose” (Reg. 2019/335 del 27/02/2019 – GUUE L 60 del 27/02/2019).
“La Tequila” è la prima, fra le bevande spiritose, ad ottenere l’iscrizione fra le IG messicane. Derivata dalla distillazione del mosto di “Agave tequilana F.A.C. Weber” (varietà blu), viene prodotta in una area circoscritta a 181 comuni messicani.
La protezione delle “Indicazioni Geografiche” è uno dei temi trattati dall’ “Accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Messico” rinegoziato l’anno scorso (in vigore dal 2000). Il nuovo accordo prevede il riconoscimento in Messico di più di 300 prodotti europei (tra cui 64 italiani) e di 20 prodotti messicani in Europa.
Il presente si conferma quindi un momento di cui approfittare per rafforzare i legami di amicizia ed intensificare gli scambi commerciali fra i popoli, anche attraverso la condivisione delle rispettive culture enogastronomiche.
Questi accordi inoltre, sostenendo la valorizzazione delle “Indicazioni Geografiche”, supportano la promozione di prodotti locali e territori di provenienza favorendo al contempo lo sviluppo locale.
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